Le frappe fritte di Carnevale sono il dolce più classico di questo periodo e le abbiamo preparate anche noi, per i bambini (almeno così si dice, per coprire la nostra golosità di adulti a dieta perennemente moderata).
Attenzione che in realtà le accomuna solo il nome e la forma di strisce di pasta sottili, fritte, perché ci sono veramente centinaia e centinaia di ricette con o senza quello e questo ingrediente.
Avevamo un appunto con questa ricetta, una variazione di una ricetta Paneangeli per frittelle di carnevale e le abbiamo preparate (e raccontate) al volo, oggi stesso che è un bel giovedì grasso grasso.
È una preparazione semplice che richiede cura e attenzione soprattutto nella fase di frittura, per ottenere delle frappe fritte di Carnevale dorate, croccanti, poco unte e golose.
Ingredienti per le frappe fritte di Carnevale
- 300 g di farina 00 per dolci
- 75 g di frumina (amido di frumento o altro amido)
- 2 uova
- 75 g di zucchero a velo
- un pizzico di sale
- qualche cucchiaio di grappa (3-4)
- 6 cucchiai d’olio
- mezza bustina di lievito per dolci (ma si può anche omettere, per una frappa più rigida)
Preparare l’impasto per la frappe fritte di Carnevale
Tagliare con la classica rotella tagliapasta zigrinata (se non sai qual è, dai un’occhiata a questa pagina) in strisce larghe qualche centimetro, secondo il gusto personale. Una volta fritte saranno le nostre frappe.
Friggere le frappe di Carnevale
Eccoci alla fase finale, importantissima, della frittura.
Io friggo poco e quasi sempre preparazioni salate, utilizzando un olio extravergine di oliva di sapore leggero.
Per il resto, principalmente per preparazioni dolci, uso l’olio di arachide, probabilmente il migliore per qualità e punto di fumo elevato. Trovi molte informazioni in una pagina sul tema oli che fumano nell’interessante blog di Dario Bressanini.
Volendo, visto che se ne consuma pochissimo, può andare bene anche lo strutto, che dà un effetto “fritto asciutto” notevole (e tutti a mangiare felici, sicuri che sia un qualche olio speciale di chissà quale seme. Non confessare, eh).
Portare l’olio, abbondante e in pentole alte e non troppo larghe, ai classici 180 °C, aiutandosi con un termometro da cucina per il controllo della temperatura corretta (è importante, ne abbiamo parlato in dettaglio anche nel post sulla preparazione della ricotta fatta in casa).
Immergere poche per volta le frappe (o crostoli, chiacchiere, bugie), attendere che risultino dorate, muovendole se necessario per uniformare la doratura, e scolarle poggiandole su carta assorbente. Continuare, controllando sempre che la temperatura sia corretta, fino a terminare le frappe.
Prima di gustare le frappe fritte di Carnevale, cospargere di zucchero a velo (magari ti è avanzato quello del pandoro del recente Natale) o anche, come faceva mia nonna Amabile con i suoi crostoli, con zucchero semolato.
E buon Carnevale con le frappe fritte!